Cercare di essere educati in un Paese di cafoni è un'impresa che conduce diritta, e solamente, al turpiloquio.
Molto semplicemente, ecco i fatti.
Mio figlio, iscritto al registro AIRE (Associazione Italiana Residenti all'Estero) prenota un appuntamento al Consolato Generale Italiano a Londra per rifare un passaporto con il chip danneggiato.
Ottiene l'appuntamento, ma i casi della vita fanno sì che nello stesso periodo possa invece godersi una inaspettata vacanza in un paese esotico. Succede anche che, inebriato dall'idea dei profumi caraibici, si dimentichi di disdire, prima di partire, l'appuntamento stesso.
Se ne ricorda solo una volta di là dall'oceano, ma, tra mille difficoltà con le connessioni internet inesistenti non riesce nell'impresa di cancellarlo (anche perché, il link faticosamente raggiunto conduce ad una pagina vuota) e decide (ovvio) di chiedere aiuto al babbo attraverso il seguente messaggio che trascrivo integralmente per consentire una giusta comprensione del seguito:
Papa!!!! Posso chiederti un favore? Domani mattina ore 9 riusciresti a chiamare l'ambasciata italiana a Londra dicendo che Enrico Donisi non riesce venire all'appuntamento per il cambio di passaporto? Non sono riuscito ad avvisarli prima e il loro Link internet non va! Il motivo dell'incontro che credo fosse 10 uk era avere un nuovo passaporto con il chip elettronico funzionante.. anche, ho perso la patente un paio di giorni fa!
Puntualmente, stamattina alle 9, ho provato a contattare l'Ambasciata e, dopo aver dribblato n volte il risponditore automatico ed aver atteso l'orario di apertura, ho finalmente provato ad esporre la mia necessità ad un mega-super-importantissimo addetto (non prima di essermi educatamente presentato per nome e cognome ed aver gentilmente salutato).
Non ho avuto nemmeno il tempo di finire la parola passaporto che il mega-super-importantissimo addetto ha letteralmente sbattuto giù il telefono ovviamente senza essersi né presentato né, tanto meno, aver salutato. Unica arrogante ed altezzosa dichiarazione l'aver evidenziato che quella era l'Ambasciata e non il Consolato (ho testimoni dell'accaduto in quanto per comodità avevo inserito il vivavoce).
Ho provato quindi a cercare sul sito del Consolato, navigando attraverso la sua accattivante grafica vintage anni '80 (Tim Berners Lee si ritroverebbe ragazzo) per vedere se era possibile sfruttare il poco tempo rimasto ed informare "educatamente" dell'impossibilità di presentarsi all'appuntamento.
Il tentativo telefonico si è esaurito, dopo il consueto slalom col risponditore, con un rimando al numero di un call center per le prenotazioni che riporto esattamente come scritto sul sito.
Invito anche chiunque riesca ad agganciarlo correttamente a comunicarmi il modo in cui ci è riuscito.
Io, infatti, devo fare pubblica dichiarazione di inettitudine e stupidità non avendo avuto successo in nessuno dei modi che la mia limitata intelligenza mi ha suggerito.
Ecco (papale papale) il richiamo al numero:
CALL CENTRE per informazioni (a pagamento) :09067530251 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle 13 alle 17).
NOVITA': E' possibile prenotare un appuntamento Passaporti contattando il Call Centre
Unica consolazione: la voce registrata della TIM che risponde che il numero non esiste (in qualsiasi combinazione con prefissi e non) è mille volte più educata del mega-super-importantissimo dipendente dell'Ambasciata che mi ha sbattuto giù il telefono.
Inutile anche dire che un qualche addetto del Consolato Generale (forse non così mega-super-importantissimo) starà giustamente rimarcando la maleducazione di un tal Enrico Donisi che non si è presentato puntuale all'appuntamento accennando magari al vezzo Italico di fregarsene degli altri.
Ecco, metti insieme quest'oretta di esperienza a tu per tu con l'immagine offerta dall'Italia agli italiani desiderosi di essere educati e rispettosi delle regole e capisci perché, anche senza bisogno di cercare complotti, scie chimiche e bufale senza mozzarella, non ce la possiamo proprio fare.
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