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mercoledì 16 agosto 2017

OCCUPA LA CORSIA LIBERA PIU' A DESTRA





La scritta che campeggia a volte sui tabelloni dell’autostrada sembra essere espressa in modo incomprensibile.

In un mondo ormai abituato a reagire (od agire) soltanto alle (con) offese da “Leone da tastiera” l’invito così cortesemente espresso al fine “semplice” di far rispettare un articolo del Codice della Strada (il 143 nella fattispecie) non viene mai compreso e spesso viene considerato, invece, un’imposizione da ignorare, meglio da deridere, offendere, insultare.

Il richiamo ai “leoni da tastiera” mi è venuto in mente assistendo all’arroganza (il più delle volte vigliacca ed ignorante) di chi dissemina qualunque post su FB con offese ed insulti in sfregio ad ogni regola di buon gusto erispetto del  galateo (netiquette nel caso di Internet).
Come nel caso, di recente attualità, dei commenti ai post del Presidente della Camera, Laura Boldrini che, antipatica fin che si vuole, ha giustamente deciso di denunciare uno ad uno quegli imbecilli incapaci di esprimere un dissenso senza evocare violenze fisiche da esame colonscopico.

La stessa arroganza dei “Leoni da corsia” che, incuranti dei chilometri di nastro asfaltato liberi alla loro destra, dileggiano il cortese cartello (ed il richiamato articolo del Codice della Strada) piazzandosi nella corsia di mezzo, lì restando qualunque cosa accada.

Per uno come me che settimanalmente si sciroppa la sua dose di autostrada, è diventata così una fastidiosa consuetudine l’imbattersi in questo genere di “animale” al punto che mi sono interrogato sulle ragioni che spingono questa specie in continuo aumento a tale comportamento.

Ho riassunto, come d’uso sul web, le principali conclusioni a cui sono giunto  in 10 Spiegazioni, ben consapevole che non sono certo tutte, né, tanto meno, quelle giuste.

Spiegazione n.1: il “Leone da corsia” ha acquistato sul mercato secondario un pacchetto di azioni privilegiate della Società Autostrade che gestisce il tratto in esame. Il pacchetto,  la cui contabile d’acquisto solo rarissimamente viene esposta sul lunotto posteriore a riprova dell’avvenuto regolamento per cassa, dà il diritto esclusivo di occupazione della corsia di mezzo se l’autostrada ha tre corsie, addirittura della terza corsia se l’autostrada ne ha 4.

Spiegazione n.2: il “Leone da corsia” reagisce ribellandosi in questo modo al cosiddetto “complotto del camionista estivo”. Tale complotto consiste nella accanita determinazione dei camionisti ad occupare la corsia di destra deformandone l’asfalto (la qual cosa accade principalmente d’estate quando l’asfalto è più molle) rendendolo più sconnesso di quello delle altre corsie. In tanti anni di frequentazione la mia media personale mi dice purtroppo che la qualità degli asfalti è assolutamente un’invariante rispetto alla posizione della corsia.

Spiegazione n.3: molto spesso il “Leone da corsia” ruggisce su una macchina di piccola cilindrata, fatto che, consapevole dell’arroganza maschilista di quanto vado a dire, lo porta ad agire annebbiato dalla tipica invidia di chi “ce l’ha piccolo” occupando ingiustamente uno spazio che considera a risarcimento della mancanza di misure (o prestazioni).

Spiegazione n.4: il “Leone da corsia” pensa che la corsia di destra sia riservata ai camion e, non volendo partecipare al succitato complotto, si guarda bene dal contribuire alla deformazione dell’asfalto. Gli basta e avanza, in tutta evidenza, contribuire alla deformazione degli attributi di chi vorrebbe viaggiare senza inutili zig zag.

Spiegazione n. 5: Il “Leone da corsia” è parsimonioso nei consumi di carburante e molto preparato in geometria piana. Egli considera che, applicando il teorema di Pitagora, continuando a rientrare e ad uscire dalla corsia di destra il tragitto totale si allunghi per effetto del fatto che si è costretti a viaggiare sulle ipotenuse dei triangoli rettangoli che descrivono in prima approssimazione le traiettorie di uscita e rientro e quindi non si sposta dal centro per risparmiare.

Risparmio (io) i dettagli del calcolo (facilmente riproducibili), ma, se il “Leone da corsia” avesse una eguale preparazione in matematica, avrebbe facilmente calcolato che, anche continuando a rientrare ed uscire ogni 150 metri  (cosa assolutamente improbabile e teorica) l’allungamento ha un impatto di 3 parti su 10000 che, in un tragitto di 150 km si traduce in ben 51,40 metri in più. Di sicuro spenderebbe  in più molto meno di quanto spenderà invece per riparare i danni provocati dalle maledizioni che riceve.

Altrettanto scarsa deve essere poi la conoscenza che il “Leone da corsia” ha dei modelli atomici. Gli elettroni, in assenza di scambi di energia, tendono ad accomodarsi sull’orbitale libero più in basso (meno energetico). L’analogia con la corsia libera più a destra, dovrebbe apparirgli evidente e guidarlo ad uno spirito di emulazione di questo processo naturale.

Spiegazione n.7: il “Leone da corsia” non è un esperto di matematica né di chimico-fisica, ma è un valente statistico ed ha calcolato che la probabilità di subire un incidente nella corsia di mezzo è sensibilmente inferiore a quella che si ha viaggiando nella corsia più libera a destra. Non riesco a contestare con altrettanta precisione questa convinzione, mi limito solo ad osservare che, in condizioni di emergenza e di caos come quelle che accompagnano un incidente è più pericoloso venir schiacciati a destra da un camion e a sinistra da una macchina veloce che avere una via di fuga quasi sicuramente libera come la corsia di emergenza.

Spiegazione n.8: il “Leone da corsia” viaggia al centro per un intimo bisogno di simmetria ed equilibrio. Solo in quella posizione si sente in grado di non caracollare verso stati emotivamente instabili. Quella, in definitiva, è la posizione che il suo karma gli consiglia di occupare. Per gli altri, quelli che invece rispettano le regole, la posizione ideale per il “Leone da corsia” (ed il suo karma) è tutta un’altra. Indovinate quale.

Spiegazione n.9 : E’ la trasposizione in politica della Spiegazione n.8. Il “Leone da corsia” è democristiano dentro. “Avanti al centro contro gli opposti estremismi” è il suo mantra. Considerata la diffusione della DC nei decenni passati, verrebbe da assumere che l’età media del “Leone da corsia” sia elevata. Purtroppo devo smentire la cosa: un sacco di loro è giovane anche se, nel momento del sorpasso, mostra facce non proprio vitali o sveglie. Anzi.

Spiegazione n.10: il Cartello luminoso con la scritta è, per il “Leone da corsia” come lo striscione del traguardo per l’atleta. Si passa al centro, non si rischiano penalità. Poi, meglio non rischiare di sbagliare il prossimo cartello e quindi, ma si dai, rimango qui…

Spiegazione n.11: è ancora un tema di parsimonia nei consumi, ma questa volta riguarda le frecce (gli indicatori di direzione per essere precisi). Vuoi mai che continuare ad attivarli mi faccia consumare più carburante per produrre l’energia elettrica necessaria al lampeggio?


Penso sia evidente che nessuna di queste  10 idiozie può essere alla base del comportamento del “Leone da corsia”.
In effetti, però non è nell’idiozia della spiegazione che va cercata una risposta, ma in quella del Leone stesso, che,  in questo caso non ho tema di smentita,  la manifesta tutta intera (la sua idiozia) per tutto il tempo in cui occupa abusivamente una corsia, avendo quella più a destra libera per chilometri.

Ecco che, allora, sorge spontanea una domanda riguardo a quanto detto in apertura sulla scarsa chiarezza del messaggio luminoso: ”OCCUPARE LA CORSIA PIU’ LIBERA A DESTRA”.

Forse il messaggio è abbastanza chiaro in sé, anche perché presente a volte in forme diverse tipo: “UTILIZZARE LA CORSIA PIU’ LIBERA A DESTRA” (che, sai mai che occupare sia un verbo indigesto a chi ha passati democristiani) oppure “MANCATO USO CORSIA LIBERA A DESTRA : -4 PUNTI SULLA PATENTE”,  oppure addirittura “AGEVOLA IL SORPASSO : OCCUPA LA CORSIA LIBERA PIU’ A DESTRA”.

Ma, con tutta evidenza (più volte sperimentata anche oggi nel viaggio ferragostano Verona-Mlano) né la chiarezza, né la minaccia, né ancor meno la richiesta gentile hanno effetto col “Leone da corsia”.

Non è , forse allora che, vista la specie di “animale” con cui abbiamo a che fare (mi scuso con il vero re dei felini) servirebbe un linguaggio più consono ai suoi costumi?

Ad esempio, potrebbe andare un : “SEI UN COGLIONE SE NON TI SPOSTI A DX APPENA PUOI”?

O forse è meglio addirittura geolocalizzare l’invito di modo che, sull’A4 o l’A22, nei pressi di Verona compaia la scritta (ai più incomprensibile) “CHE LA VACA CHE TA’ CAGA’, TE SPOSTÍTO A DESTRA, SÍ O NO?” che, forse incuriosito da tale insolito linguaggio il “Leone da corsia”  accosterebbe, fermandosi a pensare ,realizzando così, d’emblée, il sogno di chi vuole, semplicemente, vederli sfilare a destra.
  

P.S.: i più attenti avranno notato che la numerazione delle Spiegazioni salta un numero. Quello centrale. In altre parole lo lascia libero. Lascio a voi immaginare perché…

PP.SS.: era un po' che non scrivevo e non sono proprio contento di aver ripreso a scrivere con una pseudo invettiva, ma tant'è, il mondo è bello perché è vario e anche i "Leoni da corsia" meritano un minimo di ironica attenzione.

  

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