La scritta che campeggia
a volte sui tabelloni dell’autostrada sembra essere espressa in modo incomprensibile.
In un mondo ormai abituato
a reagire (od agire) soltanto alle (con) offese da “Leone da tastiera” l’invito
così cortesemente espresso al fine “semplice” di far rispettare un articolo del
Codice della Strada (il 143 nella fattispecie) non viene mai compreso e spesso
viene considerato, invece, un’imposizione da ignorare, meglio da deridere,
offendere, insultare.
Il richiamo ai “leoni da
tastiera” mi è venuto in mente assistendo all’arroganza (il più delle volte
vigliacca ed ignorante) di chi dissemina qualunque post su FB con offese ed
insulti in sfregio ad ogni regola di buon gusto erispetto del galateo (netiquette nel caso di Internet).
Come nel caso, di recente
attualità, dei commenti ai post del Presidente della Camera, Laura Boldrini
che, antipatica fin che si vuole, ha giustamente deciso di denunciare uno ad
uno quegli imbecilli incapaci di esprimere un dissenso senza evocare violenze
fisiche da esame colonscopico.
La stessa arroganza dei
“Leoni da corsia” che, incuranti dei chilometri di nastro asfaltato liberi alla
loro destra, dileggiano il cortese cartello (ed il richiamato articolo del
Codice della Strada) piazzandosi nella corsia di mezzo, lì restando qualunque
cosa accada.
Per uno come me che
settimanalmente si sciroppa la sua dose di autostrada, è diventata così una fastidiosa
consuetudine l’imbattersi in questo genere di “animale” al punto che mi sono
interrogato sulle ragioni che spingono questa specie in continuo aumento a tale
comportamento.
Ho riassunto, come d’uso
sul web, le principali conclusioni a
cui sono giunto in 10 Spiegazioni, ben consapevole che non sono certo tutte, né, tanto
meno, quelle giuste.
Spiegazione n.1: il “Leone da corsia” ha acquistato sul mercato
secondario un pacchetto di azioni privilegiate della Società Autostrade che
gestisce il tratto in esame. Il pacchetto, la cui contabile d’acquisto solo rarissimamente
viene esposta sul lunotto posteriore a riprova dell’avvenuto regolamento per
cassa, dà il diritto esclusivo di occupazione della corsia di mezzo se
l’autostrada ha tre corsie, addirittura della terza corsia se l’autostrada ne
ha 4.
Spiegazione n.2: il “Leone da corsia” reagisce ribellandosi in
questo modo al cosiddetto “complotto del camionista estivo”. Tale complotto
consiste nella accanita determinazione dei camionisti ad occupare la corsia di
destra deformandone l’asfalto (la qual cosa accade principalmente d’estate
quando l’asfalto è più molle) rendendolo più sconnesso di quello delle altre
corsie. In tanti anni di frequentazione la mia media personale mi dice
purtroppo che la qualità degli asfalti è assolutamente un’invariante rispetto
alla posizione della corsia.
Spiegazione n.3: molto spesso il “Leone da corsia” ruggisce su una
macchina di piccola cilindrata, fatto che, consapevole dell’arroganza maschilista
di quanto vado a dire, lo porta ad agire annebbiato dalla tipica invidia di chi “ce l’ha piccolo” occupando
ingiustamente uno spazio che considera a risarcimento della mancanza di misure
(o prestazioni).
Spiegazione n.4: il “Leone da corsia” pensa che la corsia di destra
sia riservata ai camion e, non volendo partecipare al succitato complotto, si
guarda bene dal contribuire alla deformazione dell’asfalto. Gli basta e avanza,
in tutta evidenza, contribuire alla deformazione degli attributi di chi
vorrebbe viaggiare senza inutili zig zag.
Spiegazione n. 5: Il “Leone da corsia” è parsimonioso nei consumi
di carburante e molto preparato in geometria piana. Egli considera che, applicando
il teorema di Pitagora, continuando a rientrare e ad uscire dalla corsia di
destra il tragitto totale si allunghi per effetto del fatto che si è costretti
a viaggiare sulle ipotenuse dei triangoli rettangoli che descrivono in prima
approssimazione le traiettorie di uscita e rientro e quindi non si sposta dal
centro per risparmiare.
Risparmio (io) i dettagli del calcolo (facilmente riproducibili), ma, se il
“Leone da corsia” avesse una eguale preparazione in matematica, avrebbe
facilmente calcolato che, anche continuando a rientrare ed uscire ogni 150
metri (cosa assolutamente improbabile e
teorica) l’allungamento ha un impatto di 3 parti su 10000 che, in un tragitto
di 150 km si traduce in ben 51,40 metri in più. Di sicuro spenderebbe in più molto meno di quanto spenderà invece
per riparare i danni provocati dalle maledizioni che riceve.
Altrettanto scarsa
deve essere poi la conoscenza che il “Leone da corsia” ha dei modelli atomici.
Gli elettroni, in assenza di scambi di energia, tendono ad accomodarsi
sull’orbitale libero più in basso (meno energetico). L’analogia con la corsia
libera più a destra, dovrebbe apparirgli evidente e guidarlo ad uno spirito di
emulazione di questo processo naturale.
Spiegazione n.7: il “Leone da corsia” non è un esperto di
matematica né di chimico-fisica, ma è un valente statistico ed ha calcolato che
la probabilità di subire un incidente nella corsia di mezzo è sensibilmente
inferiore a quella che si ha viaggiando nella corsia più libera a destra. Non
riesco a contestare con altrettanta precisione questa convinzione, mi limito
solo ad osservare che, in condizioni di emergenza e di caos come quelle che
accompagnano un incidente è più pericoloso venir schiacciati a destra da un
camion e a sinistra da una macchina veloce che avere una via di fuga quasi
sicuramente libera come la corsia di emergenza.
Spiegazione n.8: il “Leone da corsia” viaggia al centro per un
intimo bisogno di simmetria ed equilibrio. Solo in quella posizione si sente in
grado di non caracollare verso stati emotivamente instabili. Quella, in
definitiva, è la posizione che il suo karma gli consiglia di occupare. Per gli
altri, quelli che invece rispettano le regole, la posizione ideale per il
“Leone da corsia” (ed il suo karma) è tutta un’altra. Indovinate quale.
Spiegazione n.9 : E’ la trasposizione in politica della
Spiegazione n.8. Il “Leone da corsia” è democristiano dentro. “Avanti al centro
contro gli opposti estremismi” è il suo mantra. Considerata la diffusione della
DC nei decenni passati, verrebbe da assumere che l’età media del “Leone da
corsia” sia elevata. Purtroppo devo smentire la cosa: un sacco di loro è
giovane anche se, nel momento del sorpasso, mostra facce non proprio vitali o
sveglie. Anzi.
Spiegazione n.10: il Cartello luminoso con la scritta è, per
il “Leone da corsia” come lo striscione del traguardo per l’atleta. Si passa al
centro, non si rischiano penalità. Poi, meglio non rischiare di sbagliare il
prossimo cartello e quindi, ma si dai, rimango qui…
Spiegazione n.11: è ancora un tema di parsimonia nei consumi,
ma questa volta riguarda le frecce (gli indicatori di direzione per essere
precisi). Vuoi mai che continuare ad attivarli mi faccia consumare più
carburante per produrre l’energia elettrica necessaria al lampeggio?
Penso sia evidente che
nessuna di queste 10 idiozie può essere alla base del comportamento del “Leone da
corsia”.
In effetti, però non è
nell’idiozia della spiegazione che va cercata una risposta, ma in quella del
Leone stesso, che, in questo caso non ho
tema di smentita, la manifesta tutta
intera (la sua idiozia) per tutto il tempo in cui occupa abusivamente una corsia,
avendo quella più a destra libera per chilometri.
Ecco che, allora, sorge
spontanea una domanda riguardo a quanto detto in apertura sulla scarsa
chiarezza del messaggio luminoso: ”OCCUPARE LA CORSIA PIU’ LIBERA A DESTRA”.
Forse il messaggio è
abbastanza chiaro in sé, anche perché presente a volte in forme diverse tipo:
“UTILIZZARE LA CORSIA PIU’ LIBERA A DESTRA” (che, sai mai che occupare sia un
verbo indigesto a chi ha passati democristiani) oppure “MANCATO USO CORSIA
LIBERA A DESTRA : -4 PUNTI SULLA PATENTE”,
oppure addirittura “AGEVOLA IL SORPASSO : OCCUPA LA CORSIA LIBERA PIU’ A
DESTRA”.
Ma, con tutta evidenza
(più volte sperimentata anche oggi nel viaggio ferragostano Verona-Mlano) né la
chiarezza, né la minaccia, né ancor meno la richiesta gentile hanno effetto col “Leone da
corsia”.
Non è , forse allora che, vista
la specie di “animale” con cui abbiamo a che fare (mi scuso con il vero re dei
felini) servirebbe un linguaggio più consono ai suoi costumi?
Ad esempio, potrebbe
andare un : “SEI UN COGLIONE SE NON TI SPOSTI A DX APPENA PUOI”?
O forse è meglio addirittura
geolocalizzare l’invito di modo che, sull’A4 o l’A22, nei pressi di Verona compaia
la scritta (ai più incomprensibile) “CHE LA VACA CHE TA’ CAGA’, TE SPOSTÍTO A
DESTRA, SÍ O NO?” che, forse incuriosito da tale insolito linguaggio il “Leone
da corsia” accosterebbe, fermandosi a pensare
,realizzando così, d’emblée, il sogno di chi vuole, semplicemente, vederli
sfilare a destra.
P.S.: i più attenti avranno notato che la
numerazione delle Spiegazioni salta un numero. Quello centrale. In altre parole
lo lascia libero. Lascio a voi immaginare perché…
PP.SS.: era un po' che non scrivevo e non sono proprio contento di aver ripreso a scrivere con una pseudo invettiva, ma tant'è, il mondo è bello perché è vario e anche i "Leoni da corsia" meritano un minimo di ironica attenzione.
PP.SS.: era un po' che non scrivevo e non sono proprio contento di aver ripreso a scrivere con una pseudo invettiva, ma tant'è, il mondo è bello perché è vario e anche i "Leoni da corsia" meritano un minimo di ironica attenzione.